Domanda:
Oggi ho visto pansa sulla 7 al niente di personale...?
αиgєℓι¢α la marchesa è tornata!
2009-01-23 15:42:07 UTC
Pansa è famoso per il suo revisionismo, per dare il punto di vista dei vinti.
Mettendo spesso sullo stesso piano i morti fascisti con quelli partigiani...ma io mi chiedo: si puo' fare una cosa del genere? Mettere sullo stesso piano militanti che sostenevano un regime totalitario ed altri che rischiavano la pelle per liberare il loro stato?? Si puo' davvero tralsciare il fatto che i secondi avessero sul groppone un ventennio di prepotenze e angherie dal regime? Davvero i morti sono tutti uguali??


e quanto conta il fatto che Pansa sia un giornalista e non uno storico, quindi con un diverso metodo di ricerca: il primo per creare scoop il secondo per ricostruire dei fatti che non necessariamente devono destare scalpore....

grazie..
Otto risposte:
Alex-Drugo
2009-01-24 05:37:12 UTC
Primo Pansa non è uno storico.

Ma un giornalista.



E nonostante lui sostenga che i suoi best-sellers siano saggi non c'è alcuno storico che lo confermi,quindi possiamo parlare solo di romanzo(ripeto:romanzo!) storico.

Lui sostiene che i suoi siano saggi,ma i saggi sono prose molto più soggettive delle ricerche storiche.

Non si capisce dunque la pretesa di "scientificità" con cui i suoi ultrà incensino i suoi libri da vetrina.



Ma veniamo al punto fondamentale:a me sta bene la critica alla sinistra,al conservatorismo a cui certe frange si abbarbicano,quello che non posso tollerare è l'umanità con cui si cerchi di tinteggiare le vicende di chi decise di schierarsi dalla parte dei torturatori e degli assassini.



Non è un fatto di sacralità della Resistenza,è un fatto di civiltà.

Riconoscere dignità a chi combatteva per un'Europa "ariana" e mandava gli oppositori nei lager vuol dire non riconoscere il senso d'esistenza delle democrazie sorte dal dopoguerra.Vuol dire ritornare a 70 anni fa;all'omicidio politico,alla soppressione del diritto di sciopero,alle polizie politiche,ai lager e quant altro.



Se avevamo entrambi ragione allora a che pro vietare i partiti nazifascisti?

A che pro il carcere a chi nega l'Olocausto?

A che pro le vie intitolate a Gramsci piuttosto che alla Banda Carità?

A che pro una giornata della memoria?

A che pro una sorta di religione civile intorno al tema della Shoah?

A che pro uno Stato di diritto?A che pro l'Onu?A che pro un'indipendenza della Magistratura?

A che pro il reato d'omicidio?



Allora ci prendiamo tutti per il cul.o?Stiamo da 60 anni e passa a prenderci per il cul.o,a fare finta insomma.



Voglio dire:non possono esistere due binari paralleli di verità.

La verità è univoca e dire che esistono due verità,due ragioni e due modelli significare riconoscere fondamento alla dittatura.Significa riconoscere un senso ad un lager o al confino politico.



Ed è questa l'operazione che fa Pansa.A me non interessa se lui lo fa consapevolmente perchè prezzolato da qualcuno o perchè ha annusato l'aria che tira e ha visto che il revisionismo filofascista piace agli italiani o inconsapevolmente,quale utile idiota, un po' come acadeva nei paesi dove il partito dei contadini reggeva il moccolo al partito comunista.



L'operazione che egli conduce è disgusta e non merita semplicemente di esistere,va negato a questo filone di fascismo romanzato la cosiddetta "agibilità politica" ,se non altro per rispetto per chi è morto.



Se si accetta l'operazione che fa Pansa allora bisognerebbe dare una medaglia a Delfo Zorzi o ad abolire l'ipocrisia del 27 Gennaio.



Le persone sensate sanno benissimo che il problema non è la ricerca dei fatti,quanto la facile operazione di propaganda che ne viene fuori:i partigiani hanno rubato le caramelle e incendiato qualche fienile quindi automaticamente vanno sullo stesso piano dei fascisti se non peggio.



E' questo il passaggio mentale.Che ripeto,non pouò essere tollerato.A meno che non si voglia tornare ai bei tempi che furono di quando i treni (per Auschwitz) partivano in orario.



Chi accetta ciò consapevolmente accetta di mettere sullo stesso piano l'Asse con gli Alleati.

E tanti saluti alla retorica!
*COMPIX* Equità Libertà Legalità
2009-01-24 05:03:02 UTC
La differenza tra un giornalista ed uno storico nel raccontare la Storia, sta nel metro di giudizio che i due utilizzano nello sforzo di elaborazione. Se lo storico tende al massimo dell'oggettività (l'oggettività assoluta non esiste), un giornalista può permettersi di inquinare i fatti storici con le proprie opinioni. Ed è quello che ha fatto Pansa. Al contrario degli storici revisionisti, Pansa non ha ripescato dei fatti storici nuovi o volutamente trascurati (come, ad esempio, i gulag russi), ma ha semplicemente espresso un giudizio filosofico rispetto al valore della morte.



Angelica, pensaci: nonostante tutte le angherie che possiamo aver commesso in vita, chi siamo noi per poter conferire una dignità maggiore o minore alla morte di una persona rispetto alla morte di un'altra? Possiamo giudicare il valore delle opere che compiamo in vita e che, nel bene o nel male, rimarranno per sempre stampate sui libri di storia. Ma possiamo mai arrogarci il diritto di stabilire quale morte sia in realtà più dignitosa di un'altra?



Nella morte, quando il cuore smette di battere, siamo tutti uguali. Non esistono ricchi, poveri, sani, malati buoni e cattivi. Così come non esistono più partigiani e fascisti. Spogliandoci dei ruoli che abbiamo assunto in vita, non rimaniamo che uomini. Con padri, madri, mogli, figli. Ed è questo il messaggio, soggettivo e opinabile, che Pansa ha voluto lanciare: possiamo giudicare la vita, ma conferire una misura di valore anche alla dignità della morte, è assolutamente disumano.





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@ Angelica. Ok: poniamo che le morti NON siano tutte uguali. Ipotizziamo, come dici tu, che la morte possa assumere un valore maggiore o minore a seconda del punto di vista di chi si arroga il diritto di giudicarla. E immaginiamo anche che io accetti che un anti-fascista conferisca più dignità alla morte di un partigiano, piuttosto che a quella dei suoi avversari. A questo punto, seguendo il tuo ragionamento, perché non dovrei accettare anche l'opinione di chi la pensa all'esatto opposto? Perché una persona convinta che un sistema totalitario sia infinitamente migliore di uno democratico, dovrebbe aver meno diritti nell'avvalorare o sminuire le morti delle persone? Il fatto che io sia anti-fascista come te, mi pone automaticamente su un piano di superiorità morale? O forse dovremmo riflettere sul fatto che non tutto ciò che consideriamo giusto noi, debba essere considerato tale anche da altri? E ancora, furono più nobili le morti dei soldati americani o quelle dei civili giapponesi bombardati dall'atomica? E oggi, quali hanno più dignità: le morti dei guerriglieri palestinesi o quelle degli israeliani? Non sono morti entrambi combattendo? E se per me hanno ragione i palestinesi e per il mio amico gli israeliani, chi eleggiamo come morti del secolo ventunesimo?



Ti ripeto: ha poi così senso conferire un valore soggettivo alla morte? O sarebbe meglio limitarsi a rispettarla in quanto tale?



(qualunque cosa mi risponderai rispetterò sempre la tua opinione)
effe-bi-wk-3-7-7-
2009-01-24 00:51:37 UTC
Sono d'accordo con le motivazioni di chi ha posto la domanda e con Titty.

A sinistra ci sono delle grandi risorse culturali capaci di fare critica e dio solo sa quanto bisogno ci sia di questo specie per aiutare i giovani ad una crescita civile e consapevole, difronte al vuoto che regna a destra.

Sarebbe ora che in questo paese ci sia una sinistra ed una destra mature a scongiurare gli opposti estremismi.
?
2009-01-24 00:27:03 UTC
quoto Titty53
ⓣⓘⓣⓣⓨonline
2009-01-24 00:04:11 UTC
Molte cose che Pansa dice, sono discutibili, altre invece mi trovano d'accordo perchè sono convinta che un dibattito sereno e rispettoso di quella che è stata la nostra storia sia importante. Quello che non tollero in Pansa e quelli come lui, che si passa completamente dall'altra parte, sputando sugli ideali con cui si è condivisa una vita, invece di rimanere in campo e contribuire a far crescere la nostra consapevolezza.

Io a personaggi che si comportano così non dò un briciolo di fiducia, anzi mi fanno proprio schifo. Ripeto, si può e si deve criticare e dibattere, ma non si possono sposare le idee ed i gesti di chi è stato dalla parte sbagliata. Il qualunquismo , l'ipocrisia, i rancori personali sembrano oggi i punti di riferimento di questo paese. Peccato
anonymous
2016-12-31 21:46:20 UTC
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! una poveraccia che aveva 15 minuti di pace according to farsi una doccia, capelli, assestatina al colorito un pò pallidino, vestirsi, dare l. a. pappa a cane e gatto, prendersi un caffè e correre di sotto dove mi stavano aspettando according to andare a pranzo! terribile bea:)
FRANKIE BOY.. RETURNS!
2009-01-24 05:45:45 UTC
Premesso che Pansa non è uno storico.



La scienza Storiografica è fatta sia di fatti tangibili, verificabili sia di interpretazioni.



Il revisionismo non è il dare "il punto di vista dei vinti", ma fare ulteriori ricerche ed elaborare ulteriori teorie rispetto a quella ufficiale e accademica!



Nolte o De Felice sono degli storici revisionisti seri.



Un conto è una Storia apologetica un'altra quella revisionista.

Perchè questo astio nei confronti del Revisionismo?



E' emblematico che le maggiori critiche al Revisionismo vengano dalla scuola storiografica marxista.. secondo voi perchè?



aggiorno: lager diversi dai gulag, proprio sicura?



i lager, inizialmente erano previsti come campi di internamento e lavoro, solo successivamente sono stati trasformati in campi di sterminio.

Prima della conferenza di Wansee si erano studiate diverse opzioni per risolvere la questione ebraica (espulsione dalla Germania, Madagascar, Etiopia ecc.)

Alcuni storici ritengono che nella progettazione dei lager, i nazisti avessero preso esempio proprio dai "gulag".

I Gulag portavano comunque alla morte.



« Per fare le camere a gas, ci mancava il gas »

(Aleksandr Isaevič Solženicyn)



E ci dimentichiamo che solo in Ucraina lo stalinismo nel '33 ha ucciso 7 milioni di persone per fame indotta! E i tedeschi ne erano a conoscenza.



Oggi invece queste sono vittime dimenticate!
Cohen
2009-01-23 15:48:49 UTC
si può, si può.... così si va dappertutto a spiegare e a vendere.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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