Primo Pansa non è uno storico.
Ma un giornalista.
E nonostante lui sostenga che i suoi best-sellers siano saggi non c'è alcuno storico che lo confermi,quindi possiamo parlare solo di romanzo(ripeto:romanzo!) storico.
Lui sostiene che i suoi siano saggi,ma i saggi sono prose molto più soggettive delle ricerche storiche.
Non si capisce dunque la pretesa di "scientificità" con cui i suoi ultrà incensino i suoi libri da vetrina.
Ma veniamo al punto fondamentale:a me sta bene la critica alla sinistra,al conservatorismo a cui certe frange si abbarbicano,quello che non posso tollerare è l'umanità con cui si cerchi di tinteggiare le vicende di chi decise di schierarsi dalla parte dei torturatori e degli assassini.
Non è un fatto di sacralità della Resistenza,è un fatto di civiltà.
Riconoscere dignità a chi combatteva per un'Europa "ariana" e mandava gli oppositori nei lager vuol dire non riconoscere il senso d'esistenza delle democrazie sorte dal dopoguerra.Vuol dire ritornare a 70 anni fa;all'omicidio politico,alla soppressione del diritto di sciopero,alle polizie politiche,ai lager e quant altro.
Se avevamo entrambi ragione allora a che pro vietare i partiti nazifascisti?
A che pro il carcere a chi nega l'Olocausto?
A che pro le vie intitolate a Gramsci piuttosto che alla Banda Carità?
A che pro una giornata della memoria?
A che pro una sorta di religione civile intorno al tema della Shoah?
A che pro uno Stato di diritto?A che pro l'Onu?A che pro un'indipendenza della Magistratura?
A che pro il reato d'omicidio?
Allora ci prendiamo tutti per il cul.o?Stiamo da 60 anni e passa a prenderci per il cul.o,a fare finta insomma.
Voglio dire:non possono esistere due binari paralleli di verità.
La verità è univoca e dire che esistono due verità,due ragioni e due modelli significare riconoscere fondamento alla dittatura.Significa riconoscere un senso ad un lager o al confino politico.
Ed è questa l'operazione che fa Pansa.A me non interessa se lui lo fa consapevolmente perchè prezzolato da qualcuno o perchè ha annusato l'aria che tira e ha visto che il revisionismo filofascista piace agli italiani o inconsapevolmente,quale utile idiota, un po' come acadeva nei paesi dove il partito dei contadini reggeva il moccolo al partito comunista.
L'operazione che egli conduce è disgusta e non merita semplicemente di esistere,va negato a questo filone di fascismo romanzato la cosiddetta "agibilità politica" ,se non altro per rispetto per chi è morto.
Se si accetta l'operazione che fa Pansa allora bisognerebbe dare una medaglia a Delfo Zorzi o ad abolire l'ipocrisia del 27 Gennaio.
Le persone sensate sanno benissimo che il problema non è la ricerca dei fatti,quanto la facile operazione di propaganda che ne viene fuori:i partigiani hanno rubato le caramelle e incendiato qualche fienile quindi automaticamente vanno sullo stesso piano dei fascisti se non peggio.
E' questo il passaggio mentale.Che ripeto,non pouò essere tollerato.A meno che non si voglia tornare ai bei tempi che furono di quando i treni (per Auschwitz) partivano in orario.
Chi accetta ciò consapevolmente accetta di mettere sullo stesso piano l'Asse con gli Alleati.
E tanti saluti alla retorica!