1) Per l'economia attuerei politiche liberali e non liberiste, dove per liberiste si intende uno stato minimo e liberali significa la liberalizzazione del mercato cercando di ridurre e regolare i comportamenti delle grandi corporations, per un mercato più equo e libero dai potentati economici.
Per quanto riguarda le grandi imprese: 1Riformare la responsabilità sociale, dove tutti dai lavoratori ai consumatori hanno un maggior peso. 2 Sradicare la corruzione, come si sa la corruzione negli usa si è sofisticata e consiste nell'attuare leggi a favore delle potenti lobby che operano nel Congresso 3 Migliorare la corporate governance, con una maggiore responsabilità penale per i vertici aziendali, che ha portato anche alla recente crisi finanziaria, quindi regole chiare e severe. 4 Limitare il potere delle grandi imprese, che ottengono economie di scala ma falsano la concorrenza e diminuiscono l'occupazione, vedi i tagli di posti ogni volta ci sono acquisizioni e fusioni. 5 Creare leggi globali per una economia globale.
2) Per la società attuerei un piano sanitario nazionale pubblico per chi non si può permettere la sanità privata, questo aumenterà la produttività e creerà una società più equa e solidale. Aumentare gli investimenti nell'istruzione e ricerca per aumentare la produttività e quindi il benessere, oltre al consolidamento degli ammortizzatori sociali e la progressività della tassazione per aumentare il middle-class consensus. Purtroppo ci sono forze potenti nell'economia che portano ad un ribasso dei salari minimi, nel lungo termine. Si può cercare di contrastare le pressioni al ribasso dei salari, ma questo farà aumentare la disoccupazione. Per quanto possono provarci, neppure i politici più potenti possono capovolgere questa queste leggi dell'economia ma possono aiutare le nostre società ad adattarsi a questa profonda trasformazione del mondo globalizzato.
3) Salviamo il pianeta: con forti investimenti in ricerca per energie rinnovabili che limiteranno, in seguito, le emissioni inquinanti e aumenteranno l'occupazione.
4) Per quanto riguarda la globalizzazione, abbiamo creato una globalizzazione ecomnomica, che però ha aumentato la volatilità e l'insicurezza e una maggiore diseguaglianza. Quindi va creata una globalizzazione politica.
Esiste una tendenza alla depressione della domanda aggregata globale che è stata sostenuta dalle spese folli dell' economia usa, che si fa sentire ora; serve quindi una riforma del sistema di riserva globale. Con una clearing union, prevista da Keynes nel 1942, cioè un sistema di banconote universali con incentivi a mantenere la bilancia commerciale in pareggio. Come si sa un forte deficit della bilancia commerciale porta a una svalutazione della moneta e probabilmente a una recessione.
5) Una riforma dei sistemi commerciali mondiali e del sistema finanziario mondiale. Con una minore forza delle potenti lobby finanziarie-assicurative-bancarie sia a livello europeo che americano, come si sa pressano i politici per farsi leggi a loro favore anche se sono state punite da questa ultima crisi finanziaria. Ho lavorato per una assicurazione (Al.....) i comportamenti non etici sono all'ordine del giorno, infatti, sono andato via perchè non si può far pagare chi non è informato come chi stipula una polizza per gli errori commessi dagli intermediari, i cui incentivi sono a vendere il più possibile senza creare reale valore per i clienti cercando di vendere le polizze che avvantaggiano in maggior modo le aziende finanziarie-assicurative-bancarie.
Tutto questo si può fare ma bisogna essere realisti, il pesante debito pubblico e commerciale lascia bassi margini di manovra.