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2009-09-18 02:31:22 UTC
Lo ha confermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, mentre il ministero della Difesa afghano ha precisato che ci sono dieci morti e 52 feriti tra i civili.
Il sanguinoso attentato è stato rivendicato dai talebani con un sms inviato da un numero telefonico usato da un loro portavoce.
Secondo la prima ricostruzione dell'accaduto, intorno alle 12 ora locale (circa le 9:30 in Italia), un attentatore a bordo di un'auto carica di esplosivo si è fatto saltare in aria dopo essere riuscito ad infilarsi tra due mezzi blindati "Lince" italiani, impegnati in un servizio di scorta, in viaggio dall'aeroporto al quartier generale delle forze internazionali Isaf.
"Sui mezzi c'erano 10 nostri soldati. Tutti hanno subìto conseguenze dallo scoppio: sei sono morti e quattro feriti", ha spiegato La Russa in un intervento a Palazzo Madama.
"ALMENO 150 CHILI DI ESPLOSIVO"
Nel tardo pomeriggio, in un'informativa alla Camera, La Russa ha detto che l'autobomba che ha ucciso i sei parà "era imbottita di almeno 150 chili di esplosivo".
Il ministro della Difesa ha comunque ribadito quanto già detto in occasione di altri attentati, e cioè che l'episodio di oggi non rientra in una strategia mirata contro gli italiani.
Le vittime appartengono al 186esimo reggimento della Folgore e sono: il tenente Antonio Fortunato (di Lagonegro in provincia di Potenza, classe 1974), il sergente maggiore Roberto Valente (di Napoli, del 1972), il 1° caporal maggiore Matteo Mureddu (di Oristano, del 1983), il 1° caporal maggiore Giandomenico Pistonami (di Orvieto in provincia di Perugia, del 1983), il 1° caporal maggiore Massimiliano Randino (di Pagani in provincia di Salerno, del 1977), il 1° caporal maggiore Davide Ricchiuto (nato in Svizzera nel 1983) Anche tre dei quattro feriti appartengono al 186esimo reggimento, il quarto all'Aeronautica militare.
Secondo il portavoce del contingente italiano a Kabul, i feriti "sono assolutamente fuori pericolo. Hanno bruciature superficiali in varie parti del corpo, non profonde come si temeva in un primo tempo, e forti contusioni ma non fratture".
Il colonnello Benito Milani, comandante del distaccamento del 186esimo reggimento della Folgore a Siena, ha detto ai giornalisti che le salme potrebbero rientrare in Italia già domani: "Suppongo che le salme arriveranno domani o tra due giorni a Roma perché i morti erano originari di province diverse, e suppongo che nella Capitale si terranno funerali di Stato".
La strage -- che dopo l'attentato iracheno di Nassiriya del 2003, in cui morirono 17 militari e due civili italiani, oltre a nove afghani, è l'attacco più sanguinoso degli ultimi anni alle truppe italiane all'estero -- fa salire il numero delle vittime italiane in Afghanistan a 20.
NATO: VERA TRAGEDIA MA CERTI IMPEGNO ITALIA
La Nato ha definito l'attentato una "vera tragedia" che però non mette in dubbio la presenza dell'Italia nella missione internazionale in Afghanistan.
"Questi soldati sono morti portando avanti una missione assolutamente essenziale per la nostra stessa sicurezza", ha detto a Reuters il portavoce Nato a Bruxelles James Appathurai, aggiungendo che "non c'è alcun timore che questo attacco possa provocare il ritiro delle truppe italiane dalla missione".
Nonostante queste "infami, vigliacche aggressioni, che hanno colpito nella maniera più subdola, non ci fermeremo", ha promesso al Senato La Russa.
Che l'Italia possa ritirarsi dall'Afghanistan lo ha escluso anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni, dicendo che "sarebbe una resa alla logica del terrorismo", nonostante nei mesi scorsi la Lega nord, il suo partito, abbia auspicato un abbandono della missione.